Adone Zoli
Adone Zoli nato a Cesena il 16 dicembre 1887 prequentò le scuole elementari a Foggia poi le superiori e l’università a Bologna dove il 9 luglio 1907, non ancora ventenne, si laureò a pieni voti e lode.
La professione forense fu la prima e grande passione di Adone Zoli, esercitata da prima a Genova, poi a Bologna e Firenze ove in un primo tempo si associò allo studio dell’avvocato Tommaso Brunelli, cattolico impegnato politicamente che nel 1919 fu eletto deputato nelle liste del partito popolare. Firenze divenne la sua nuova dimora nella quale si affermò come uno dei più qualificati esponenti del mondo forense.
Durante la prima guerra mondiale si arruolò volontario, non per adesione alle ideologie militaristiche e nazionalistiche, ma per un senso autentico di dovere civile. Rischiò la vita a Caporetto e si contraddistinse tanto da meritare due croci al merito di guerra e una al valore militare.
La sua attenzione alla politica maturò in seno alle organizzazioni cattoliche toscane e fiorentine sino dagli anni che precedono la prima guerra mondiale. Fu soprattutto il dopoguerra a far nascere in lui la passione per la politica e l’impegno sociale che assunse un carattere di risonanza nazionale al Congresso di Napoli del PPI (8-11 aprile 1920) dove fu eletto membro del Consiglio Cazionale del partito e al Congresso di Venezia (20-23 ottobre 1921) dove fu chiamato a far parte della direzione.
Adone Zoli condivise con gli uomini guida del Partito Popolare l’aspirazione alla giustizia sociale, all’autonomia politica dei cattolici, all’ideale di uno stato pluralista e democratico e furono questi i principi a costituire la base del suo antifascismo.
Durante il periodo fascista per ZOli la scelta resistenziale fu una soluzione naturale e obbligata.
Dopo il 25 luglio 1943 lo troviamo tra i ipromotori del Comitato Interpartitico Fiorentino che, verso la fine di ottobre si tramutò nel Comitato Toscano di Liberazione Nazionale.
Il 30 luglio 1943 Zoli scrive a Spataro per comunicare la nascita della DC fiorentina; il 1° novembre 1943 fu arrestato assieme a due suoi figlio, Angiolo Maria e Gian Carlo, e fu condannato a morte per rappresaglia. Liberato dopo quarantacinque giorni di detenzione riprese l’attività cospirativa subendo un nuovo tentativo di cattura.
Dopo la morte di De Gasperi fu eletto, il 24 agosto 1954, Presidente del Consiglio Nazionale.
L’esordio Parlamentare avvenne nel 1945 quando, su designazione della democrazia cristiana entrò a far parte della Consulta Nazionale, divenne senatore in Toscana nel collegio di Firenze e riconfermato per le due legislature successive.
Dopo essere stato vice Presidente del Senato dal marzo 1950 al luglio 1951, Zoli entrò a far parte del settimo Governo De Gasperi come Ministro di Grazia e Giustizia (tenendo per un brevissimo periodo anche l’interim della Pubblica Istruzione).
L’altra importante esperienza governativa fu la guida del Ministero delle Finanze nel primo Governo Fanfani.
Il 19 febbraio 1956 entrò a far parte del primo governo Segni nella carica di Ministro del Bilancio, ove rimase sino alla caduta del governo il 16 maggio 1957.
Il 15 maggio 1957, a seguito delle dimissioni del governo Segni, il Presidente della Repubblica Gronchi conferisce ad Adone Zoli l’incarico di formare il nuovo esecutivo; il 19 maggio viene nominato Presidente del Consiglio.
Il governo Zoli si dimise il 10 giugno 1958, dopo le elezioni politiche.
Nei mesi successivi Zoli ritornò all’impegno Parlamentare in Senato e alla attività politica.
Il 20 febbraio arrivava alla morte con la serenità del cristiano.